Complice una pressoche' totale indipendenza di orario, una personale ma credo condivisa preferenza per altre attivita', e l'orario di apertura dei supermercati (fino alle dieci di sera, ma in alcuni casi anche oltre), mi ritrovo spesso a fare la spesa ad orari improbabili, quando la maggior parte delle persone sono ormai a cena o col dvd in mano pronti per vedersi un film.
Un aspetto molto fastidioso di questa abitudine, e' che mi sembra di condannarmi a mangiare gli scarti della societa'; a me restano i pomodori rifiutati dagli acquirenti di mattina e pomeriggio, le zucchine meno convincenti, l'insalata piu' moscia, la frutta piu' ammaccata. Gli scarti per l'appunto.
Pero', almeno qua in UK, c'e' un vantaggio: i prodotti venduti ad un prezzo "reduced".
Gli alimenti che il giorno dopo non possono comunque essere venduti, ad esempio pane e brioches, vengono riprezzati "in tempo reale". Lo sconto e' sostanzioso, tipo 50%. Ora lo so che meta' prezzo di un filone di pane non basta neppure per comprarci le mentine e so anche che il supermercato fa questa politica per liberarsi di prodotti che dovrebbe buttare (non so se qui esistano collette alimentari o simili) ma l'idea mi piace lo stesso.
Il concetto viene applicato anche ai generi che sono in scadenza "espositiva". Le etichette infatti per legge riportano due date: la data di scandenza "best before" e quella di "display until", che precede la prima di un paio di giorni. Gli sconti in questo caso di solito sono inferiori al 50%, ma resta un buon guadagno su prodotti costosi tipo carne e pollame. Si compra, si butta nel congelatore e bon, con il resto ci si va al cinema ;)
Ma in Italia si fa? E se non si fa perche' come consumatori non lo richiediamo?
non mi pare che si faccia, anzi, qui in italia io devo sempre stare attenta e controllare la data di scadenza per non trovarmi poi con il cartone di latte da un litro che scade domani!
ReplyDeleteIn alcuni supermercati hanno iniziato anche in Italia. Sarà l'ariaccia che tira ultimamente.
ReplyDeletePoi ci sono sempre i furbi, tipo il mio fruttivendolo, che con gli sconti cerca di rifilarti roba quasi marcia e a prezzi che sarebbero poi quelli standard di stagione.
Però verissimo quello che dice tytania, tocca controllare tutto!
Francesca
all'ipercoop sui prodotti da forno sconto la sera.
ReplyDeletealla conad sul pesce la sera quando il giorno seguente e' chiuso il banco
e l'ultimo dell'anno al pomeriggio.
abbiamo preso gli astici a meta' prezzo.
a volte sconti sulla carne che scade il giono seguente, sempre alla conad.
rossella
si alcuni supermercati lo fanno anche in Italia ad es su pane, paticceria etc..
ReplyDeletePensa che io qui in Germani alle volte vado di proposito tardi per godere degli sconti :) in america poi era un must!
ciao! molto carino e interessante il tuo blog! ti aggiugo ai link :)
ReplyDeletebebe
Ah, come dimenticare i "burgains" che facevamo, ai tempi, all'Asda sotto casa o al Tesco.. Certo, con la scusa del "reduced" a volte si finisce per comprare cibi che non si è abituati a consumare ( a me è capitato, più di una volta). Ma tanto, costa poco..
ReplyDeleteQui in Italia, ahimè, questa cosa è poco diffusa (come quasi tutto quello che può andare a vantaggio del consumatore).
tytania -> vero? Il "display until" e' veramente customer focus!
ReplyDeleteFrancesca -> oddio, anche qui c'e' da stare attenti...a volte la carne, benche' rispetti tutte le scadenze, ha gia' le macchie nere!
rossella -> interesting, passo l'info a quelli che vivono in Italia
Elisen -> sembra anche a te che che in questi paesi sia quasi impossibile comprare qualcosa a prezzo intero??? E' tutto un rincorrersi di offerte....
PS: ieri mi sono fatto 6 ore di tango! :) mi sa che devo fare un po' piu' sport per reggere certi ritmi :))
bebe -> grazie e benvenuta allora!
Laura -> lo so, lo sconto e' tentatore...buy one get one free...e la meta' della roba la butto via...
bravo bravo...anche io mi sono fatta una bella milonga fino alle 4 sabato :) per fortuna che c'è sempre la domenica!
ReplyDeleteanche qui ci sono alcuni supermercati che lo fanno. pochini, ma è sempre meglio di nulla.
ReplyDeleteE'da anni che spero che questa usanza prenda piede in Italia...
ReplyDeleteL'Economa Domestica
italy is a poor country full of rich people...
ReplyDeleteInghilterra, stop al cibo in pattumiera.
ReplyDeleteLa rivoluzione delle date di scadenza.
In Gran Bretagna nuove regole per evitare gli sprechi. La dicitura 'vendere entro' creava confusione. "Bisogna precisare che i prodotti sono commestibili anche dopo il giorno indicato". [...]
D'ora in avanti l'etichetta avrà solo la dicitura "best by" per gli alimentari in scatola o sottovetro, per gli snacks, le marmellate, i biscotti e altri prodotti simili, informando dunque che entro una certa data il prodotto è al suo meglio, ma che si può mangiare anche dopo la scadenza; mentre avrà solo la dicitura "use by" (da consumare entro) per i cibi che è effettivamente nocivo mangiare dopo una certa data, come i formaggi soffici, la carne fresca, il pesce, le uova.
Testo integrale:
http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/12/news/data_scadenza-23081063/?ref=HRERO-1