Wednesday 25 August 2010

To get off




Lunedi scorso ho ricevuto un messaggino che diceva "Spero che la tua settimana sia iniziata bene". Pero' avendomelo mandato un'inglese in realta' diceva "Hope your week has got off to a good start".

Ora, le parole ed i modi di dire che non conosco li posso anche immaginare o interpolare dalle altre lingue, ma con costruzioni cosi' come si fa? Sono sicuro che io avrei detto "Hope you have started well your week" che come al solito, ahime', fa la differenza tra farsi capire e parlare un buon inglese.

Pero'...

Un paio di mesi fa, una mia amica italiana si e' messa ad insegnare un po' di italiano ad alcuni colleghi inglesi con cui a luglio avremmo passato qualche giorno di vacanza in Italia.

Uno di loro, come conferma della prenotazione del biglietto aereo, in una mail ci ha scritto "l'ho fatto io." Ci ho messo un po' a capire che intendeva dire "I did it".

Mal comune mezzo gaudio? :)

Thursday 19 August 2010

Italians




"Ma gli Inglesi come vedono noi Italiani?"

Beh, se una figura vale come mille parole, un video quante ne vale?

Saturday 14 August 2010

Best Effort




Ok, questa non e' ne' una parola strana ne' un modo di dire. Piuttosto un modo di fare ironia molto inglese.

Nel mio dipartimento i nuovi arrivati vengono cooptati per organizzare alcuni eventi sportivi e ricreativi. Non so perche' ma sono convinto che in Italia il tutto sarebbe svolto con una spruzzata di nonnismo, qui invece per loro e' un'occasione per farsi conoscere (l'email la inviano a tutto l'ufficio) e per confrontarsi con gli aspetti organizzativi.

Si va dal pub crawl al go-kart, dalla partita di badgminton a quella di cricket o di golf. Ed e' proprio su questo che, forte delle mie cinque lezioni, del saper identificare un iron7 da un putter, delle basi teoriche per riuscire ad avere un buon swing e di molto entusiamo, mi sono cimentato recentemente.

Il campo era un 18 buche e posso dire che, almeno per un principiante come me (handicap di partenza 54, il fondo scala Juniors in pratica), non finivano piu'. Considerando una media di 7 tiri per andare in buca, fa piu' di un centinaio di tiri, per un totale di circa tre ore e mezzo di gioco. Tre ore e mezzo di tiri sbilenchi, tiri mancati (air shot, bell'eufemismo), tiri insabbiati, tiri dispersi nell'erba alta. Sinceramente, nonostante la novita', il bel tramonto ed i compagni di gioco, alla fine l'entusiamo era molto scaduto e non ne potevo davvero piu'!

Poi, nella migliore delle tradizioni, ci siamo riuniti al bar del club, festeggiando con birra chips ed un indigeribile bacon-doubleburger, mentre qualcuno, organizzato con il portatile perche' ormai con carta e penna non facciamo neppure le quattro operazioni, calcolava la classifica.

Bene, con mia grande sorpresa mi hanno annunciato che anche io ero tra i vincitori. Ma non esattamente il primo, diciamo che m i sono conquistato il cucchiaio di legno del rugby...insomma, primo si ma cominciando a leggere la classifica dal basso :)

Pero' alla fine grazie al "best effort prize" mi sono portato a casa una bottiglia di vino. Ed allora che concludere? Meglio ultimi che penultimi!

Sunday 1 August 2010

Stall




Agosto, vacanze mie non vi conosco.

Sara' anche bello fare ferie a luglio quando costa meno, le spiagge sono meno affollate e le giornate piu' lunghe. Ma poi ti tocca lavorare ad Agosto. Per cui eccomi di nuovo qua - qua in UK intendo e di conseguenza qua sul blog ;).

Sono rientrato a meta' della scorsa settimana con una tempestica niente male in quanto questo weekend a Bristol c'e' stato l'Harbour Festival, una sorta di festa paesana senza santo ma con tanta musica, birra e cibo multietnico (il che, siccome tutto e' relativo, vuol dire anche arancini siculi, olio e vino italiano, salami e pecorino...).

Poi ci sono una miriade di banchetti (stalls) che vendono un sacco di cose, molte inutili ma carine, come la barchetta che va a propulsione candela (l'aria che si espande per il calore viene convogliata ed usata come spinta), gia' regalata ai figli dei colleghi ingegneri per la gioia dei papa'. Oppure gli aeroplanini fatti con pezzi di alluminio delle lattine (non ho ancora capito se e' una idea originale, o un prodotto importato da chissa' dove), od anche le maschere del carnevale di Venezia (col banchetto dal nome Muranoqualcosa, che non credo dica molto al Bristoliano medio).

La palma d'oro quest'anno pero' la assegno ad una pista "polistil" collegata a due biciclette con cui i bambini pedalando davano elettricita' alle macchinine. Idea semplice e geniale. E molto green! Papa' ingegneri possono mettersi all'opera! :)