Wednesday 30 June 2010

Injustice




Ieri sera ho ripreso in mano un libro che da troppo tempo giace esanime sul mio comodino: "Mistero Buffo".

Sapendo, causa sonno, che non sarei mai riuscito a leggere un racconto intero (anzi, un mistero o un grammelot per fare quello che lo ha aperto almeno una volta) mi sono messo a saltabeccare tra le pagine, e mi sono imbattuto in una introduzione in cui Fo spiega che la parola angheria nel medioevo stava ad indicare un contratto tra il proprietario terriero ed il contadino. E quanto il contratto fosse a favore di una sola parte lo si puo' facilmente immaginare dal significato che ha preso la parola :)

Mi sono allora chiesto come si traducesse angheria in inglese.

Il Ragazzini che ho con me (un'edizione slabbrata di una ventina di anni fa, poverina) riporta oppression e vexation nel significato di oppressione e injustice in quella di sopruso. Il dizionario del mio Mac suggerisce invece imposition.

In realta' le scoperte piu' interessanti sono venute fuori guardando all'etimologia: lo Zingarelli riporta che deriva dal greco angaros (messo del re di Persia con autorita' di requisire ed imporre tasse); se poi vi fidate di wikipedia , trovate un bel collegamento tra angheria - messaggero - angelo.

Ma tornando a come tradurre angheria, a voi la scelta, io opto per injustice!

Vexation: the state of being annoyed, frustrated or worried (da vexare)
Oppression: prolunged cruel or injust treatment (da opprimere)
Injustice: lack of justice (da injustitia)
Imposition: the action or process of imposing something (da imponere)

Nota di servizio: Spero non la prendiate per un'injustice ma io vo' in ferie :)
See ya in August!

Cheers!

Chicken and egg




Torno a scrivere dopo una breve assenza dovuta ad insperate e prolungate giornate di sole: era dal 2006 che non si vedeva un'estate cosi'!

E torno a scrivere prima di una un po' piu' lunga assenza causa "well deserved", come si dice qui, ferie. Che io mi ostino, da bravo europeo del sud, a fare in estate, quando a dir la verita' l'estate e' l'unico momento in cui converrebbe non andarsene!

Avevo pensato di scrivere un post su un modo di dire che ogni tanto sento usare: chicken and egg, che in inglese e', manco a spiegarlo, il modo di chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina.

L'aggancio era un'abitudine degli inglesi che mi da molto fastidio, ovvero che mentre mangiano puo' capitare che per pulirsi le dita se le mettano in bocca. Per quello che ho potuto vedere e' un atteggiamento comune, diffuso, interclassista e socialmente accettato. Invece a me vedere quelle dita inizialmente ricoperte chesso' del sale delle crisps uscire dalla bocca leggermente umidicce mi crea un senso di rigetto.

La scena mi si e' ripresentata qualche sera fa, a cena in un ristorante molto carino e d'atmosfera, quando un'amica inglese ha pensato bene di pulirsi le dita senza usare il tovagliolo. E' ed allora che pensato "ecco perche' il tovagliolo spesso manca in tavola, tanto non serve!". E mi sono cosi' chiesto se fosse nato prima il gesto di leccarsi le dita o l'abitudine di fare a meno del tovagliolo. Chicken and egg appunto. O meglio finger and napkin :)

Avevo pensato di scrivere il mio ultimo post pre vacanze su questo modo di dire, ma poi ho deciso che sarebbe stato brutto lasciare per un buon mese (ferie lunghe quest'anno, sono stato estremamente parco finora) il blog con un post dal sapore (e le dita non c'entrano ;) antibritish.

Per cui e' nato, come diversivo, il post sopra.

Sunday 13 June 2010

Cohort




Non so perche' ma ultimamente mi sto fissando sulle parole inglesi di origine latina (forse per qualche sorta di "latin pride"?).

Oggi e' la volta di cŏhors (cŏhors, cohortis; plurale cohortes, just in case).

Cohort21 e' l'identificativo della ventunesima edizione di un corso di formazione che sto facendo al lavoro in questi mesi.

Cohors, la coorte, rappresenta un decimo di una legione romana, ma in inglese per estensione e' diventato anche sinonimo di un gruppo di persone accomunate da qualcosa.

Coorte e' anche quella parolina che in italiano non usiamo mai, tranne ogni quattro anni, proprio in questo periodo a dir la verita'.

Gia' girano le email per l'organizzazione, e nelle prossime sere, in qualche pub, intoneremo il patriottico ed orgoglioso papparapapparapappapa' ma anche

"Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò."

...in attesa di una eventuale Italia-Inghilterra, ma se continua cosi' dubito :D

Friday 4 June 2010

Lessons learnt




Le Lessons learnt sono il task di fine progetto in cui si analizza tutto quello che e' andato bene e male in modo da non rifare successivamente gli stessi errori.

Giovedi 3 giugno 2010, dopo quattro anni in terra Inglese, Nemo ha iniziato un corso di golf prenotando, insieme a due sue amiche, un istruttore, per un'ora.

Ha imparato la posizione da tenere: flesso sullle ginocchia, con le mani sotto la proiezione del mento, il peso del corpo in mezzo ai piedi, non sul tallone ne' sulla punta; ha poi svuotato un cestino con un centinaio di palline, con il risultato di 3 colpi decenti, una decina di lisci, ed il restante di palle che camminavano rasoterra.

Ma la vera lesson learnt e' stata che se fai una lezione di golf insieme con due amiche, l'istruttore ti rivolgera' ben poche attenzioni!!

PS (curiosita' grammaticale): Learn e' un verbo "amichevole" che accetta di essere declinato sia come regolare (learn - learned - learned) che irregolare (learn - learnt - learnt). La seconda forma principalmente in UK, per cui io uso quella!