Monday 27 April 2009

BYOB




Come si festeggia la fine di un progetto in Inghilterra?

Beh, tutto inizia con la scelta del posto, con sondaggio via mail tra pub lunch (e fin qui ci siamo) e curry night in a BYOB curry house (qui buio pesto).

Per non chiedere esplicitamente spiegazione e fare la figura di quello che non e' ancora molto integrato ho messo la mail da parte in attesa che le nebbie si diradassero. Cosa che e' accaduta poco dopo quando, durante una pausa, dei colleghi mi hanno chiesto se mi piacesse l'indian food ed altri hanno commentato che non erano al corrente che in Bristol ci fossero ristoranti che adottavano la formula del Bring Your Own Bottle.

Ahah! Un altro acronimo . Ma perche' c'hanno 'sta fissa?

Ed eccoci quindi thursday night (proprio la mia tango night mannaggia!) al ristorante. Non dei piu' lussuosi bisogna ammetterlo ed il BYOB doveva lasciarlo immaginare, ma serata che scorre piacevolmente tra le nostre bottiglie di vino, del buon cibo e tante battute perse, inequivocabile segno che dovrei smetterla di frequentare cosi' tanti italiani...

PS: il vino e la birra - 18 bottiglie per una tavolata da 12, neppure troppe visto gli standard locali - mi hanno poi ricordato l'insegnamento di una amica inglese: beer and wine is fine, wine and beer is queer.

Pare pero' che i tedeschi affermino l'esatto contrario (eventuali tedescofili all'ascolto pregasi confermare): "Bier auf Wein, lass das sein; Wein auf Bier, das rat' ich dir". Insomma, mai una certezza nella vita!

13 comments:

  1. Emanuele Cipolloni27 April 2009 at 23:02

    Il BYOB or BYOG (Bring Your Own Grog) e' una formula molto diffusa in Australia. Il motivo principale e' che la licenza per vendere alcolici costa moltissimo ai ristoranti e quindi la pratica e' di "licenziare" solo il mangiare e per il bere si fa il bring your own....

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  2. E' vero: hanno proprio la fissa degli acronimi. Grazie per aver dipanato il mistero, io non ci sarei mai arrivata.. Sarà perchè sono astemia.

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  3. ma come si riesce a vivere con tutti questi acronimi? io non ci capirei niente, e soprattutto ogni volta dovrei pensare al significato, che casino!

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  4. ma sai che c'è anche la versione italiana del wine and beer? e me l'ha spiegata un inglese.
    doppia vergogna perchè nemmeno me la ricordo più.
    Francesca

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  5. a me st'idea di portarsi la bottiglia da casa mi pare poco scic. pochissimo scic. quindi niente, inglesi bocciati.

    to have a curry è invece uno dei miei verbi preferiti...

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  6. c'è anche da dire che alcuni ristoranti etnici possono essere di cultura islamica quindi non ti servono alcolici, ma alcuni di piu' ampie vedute ti fanno portare i tuoi.
    Gio (Edinburgh)

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  7. Emanuele -> Hey che sorpresa! Non sapevo di questa storia della licenza costosa; oddio qua in UK visto il consumo ci dovrebbero rientrare comunque facilmente :)) Keep in touch, ciao!

    Laura -> Ma neanche un sorsino di Chianti quando mangi la tagliata? (ma ora non dirmi che sei vegetariana! :))

    theitalianmom -> NSCD - non so che dire :)

    Francesca -> Peccato, ti e' magari tornata in mente nel frattempo?

    makeupeoltre -> Beh, penso di non svelare un segreto dicendo che gli inglesi e l'eleganza non sempre si frequentano

    Gio -> Non ci avevo pensato alla motivazione religiosa, molto politically correct!

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  8. ROTFL(per restare in tema...:D)!!
    Mah, io ti posso dire che da noi in ufficio, ogni occasione è buona per stappare una bottiglia di Sekt...non ho visto birra in giro né prima né dopo...ma neanche vino nelle serate dedicate ai Biergarten...sembra che le due cose insieme non vadano proprio, giammai!

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  9. Si per i tedeschi o almeno secondo il proverbio, il vino della birra non è poi male ma io credo non sia mai molto raccomandabile mischiare!
    per quello che riguarda gli acronimi anche in US sono fissati..secondo godono all'idea di non farti capire una mazza di quello che dicono :)
    ps-come procede il tango?

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  10. Simo -> invece qui e' vietato introdurre alcolici in azienda, non si fidano!! Cos'e' il Sekt?

    Elisen -> sadismo globale? ;) Il tango benino, ieri un visiting teacher (tedesco tra l'altro, tale Andreas) mi ha illuminato sulla camminata. Oddio, cose gia' sentite, ma ieri sera qualcosa ha fatto click :)

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  11. 18 bottiglie in 12: vuol dire che qualcuno ne ha portate due...incurante degli effetti...

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  12. Vi posto il commento di un amico canadese ormai residente in Germania da anni:

    I know the expression in German although its doubtful if there is much truth to this from a drinking perspective. I've heard it is an old saying more about wealth to do with being able to move up the social ladder to be able to afford wine instead of just beer. The other way around, you are losing your wealth.

    I've never heard such an expression in any other language or country, including in English but I found in www.phrasen.com the following translation that has more or less the same meaning:
    "Wine upon beer is very good cheer. Beer upon wine you’ll repine."

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  13. In quanto tedescofilo mi sento chiamato in causa: in tedesco c'è infatti anche la versione doppiamente alcolica che detta, con buona pace di tutti, "Bier auf Wein ist fein; Wein auf Bier, das rat' ich dir".

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