Ci sono persone che lavorano e vivono all'estero, che frequentano e socializzano con gli abitanti del posto, che si mimetizzano nella societa' conducendo una vita regolare, comune. Poi all'improvviso, un giorno, dal loro Paese di origine arriva un segnale, una richiesta. E loro, cellule dormienti, si svegliano.
Nemo, cellula AIRE 2009, e' stato attivato per la prima volta questa settimana con l'arrivo di un plico in cui si spiegava, con un abbondante uso del grassetto,
come votare per i referendum che si terranno in Italia il 12/13 giugno. Il plico conteneva le ormai note, piu' che altro numericamente, quattro schede:
- Legittimo impedimento, verde
- Affidamento e gestione dei servizi pubblici, rosa
- Tariffa del servizio idrico, gialla
- Nucleare, grigia (e se non fosse che non credo sia permessa l'ironia a chi sceglie i colori per le schede, direi che il grigio nube per il nucleare e' una scelta decisamente azzeccata)
Ovviamente i testi dei referendum sono, come da affezionata consuetudine, semplicemente incomprensibili. Quello sul nucleare poi, ammesso che venga fatto, e' decisamente folle: provate ad espandere la voce su
wiki e vedrete.
Le schede me lo sono guardate per un po', e' cosi' raro averle in casa, distrattamente appoggiate sulla pila dei giornali, quasi un oggetto familiare tra i tanti, a disposizione per tutto il tempo che si vuole invece di quel rapido contatto, in piedi, durante il cerimoniale laico della votazione.
Su queste schede esprimero' il mio voto
tracciando un segno (una croce o una barra), come ricorda la documentazione (ma va? Ed io che ho sempre pensato valesse solo la croce; ma una barra che vuol dire? un segmento? una linea? boh). Per la prima volta inoltre usero' una semplice penna biro blu o nera invece della leggendaria e misteriosa matita copiativa (misteriosa non solo per il funzionamento ma anche per la natura del nome: che c'entra la copia, casomai l'opposto, dovrebbe chiamarsi matita incancellabile. Altro boh).
Referendum e' ovviamente latino. E' un sostantivo ricalcato sul gerundio accusativo del verbo refero (rĕfĕro, rĕfĕrs, retuli, relatum, rĕfĕrre), "riferire".
Guardando al paradigma del verbo e' interessante notare che anche verbi inglesi tipo
to refer o
to relate siano sempre originati da refero.
Se sul singolare di referendum c'e' concordanza tra italiano ed inglese, sul plurale parrebbe di no. L'Oxford dictionary propone infatti sia un referenda che un referendums mentre lo Zingarelli indica il sostantivo come invariabile.
Negli ultimi anni pero' anche in Italia si e' sentito spesso dire referenda.
Quale sara' la versione giusta? Propongo una quinta scheda! :D