Fin dai primi di novembre,nei pubs e ristoranti, e' tutto un fiorire di avvisi e pubblicita': "Book your Christmas lunch" mi ricorda la lavagna all'ingresso del pub, "Xmas lunch menu" illustra il foglietto lasciato sul tavolo dal cameriere.
Il primo anno pensavo si riferissero solo al pranzo del giorno di Natale, e tenevo per me la domanda "ma chi vorrebbe passare il Natale in un pub?!?".
Per Natale sono sempre tornato in Italia, quindi non so se i pubs siano davvero frequentati anche il 25 dicembre, probabilmente si, come da noi i ristoranti, pero' ho capito che di Xmas lunch (o dinner) se ne fanno un sacco, e ben prima di Natale. Uno per ogni gruppo sociale che si frequenta, e quindi c'e' il Xmas lunch dell'ufficio, il Xmas lunch della squadra di pallavvolo, etc...
Insomma il tutto non e' troppo diverso da quello che succede in Italia, solo che, come sempre, qui e' tutto piu' strutturato, od ingessato a seconda di come si voglia vederlo.
Mentre in Italia basta dire "senti allora andiamo a mangiare una pizza stasera con gli amici del calcetto"? qui si prenota in anticipo, e non intendo giusto un paio di giorni prima.
Poi i miei Xmas lunch sono stati tutti a un menu fisso, in genere tre portate, a three-course menu, composto da starter, main e dessert ed in genere ognuno da scegliere tra tre diverse opzioni.
Ma la vera attrattiva del Xmas lunch per lo straniero curioso, sono i Xmas crackers.
I crackers, che anche qui sono delle sfogliatine di grano, quando diventano Xmas crakers si trasformano in tutt'altro: un cilindretto di carta con una forma vagamente simile ad una caramellona.
Ovviamente, anche se a Natale siamo tutti piu' buoni, non vuol dire che siamo tutti uguali, ed anche per i Xmas cracker, valgono le regole che valgono per gli altri prodotti. Ce n'e' una gamma infinita che va da quelli piu'economici, con regalini un po' tristi, a quelli luxury, a quelli alternativi fatti in carta reciclata, a quelli mini (che sono quelli che mi portero' in Italia causa volume disponibile in valigia....)
Il cracker e' un po' come l'uovo di Pasqua, ha una sorpresa dentro. Ad essere precisi in realta' in genere contiene tre oggetti: una sorpresa, una corona di carta ed un foglietto con un barzelletta scema, di quellle che mi ricordano le risate a dentri stretti della Settimana Enigmistica (tipo Why was Santa's little helper feeling depressed? He had low elf-esteem).
Il rituale e' il seguente: se ne mette uno in corrispondenza di ogni posto a tavola. Ogni commensale prende il suo cracker da una estremita' offrendo l'altra alla persona che ha di fronte, la quale fa la stessa operazione con il suo. Poi ognuno tira il cracker a se', strappandolo, e facendo cosi' saltare una infinitesimale carica esplosiva. A chi resta in mano il troncone piu' lungo, va l'esaudimento del desiderio espresso, un po' come nella tradizione americana del wishbone.
Ma perche' invece di importare Xfactor non abbiamo importato la tradizione dei Xmas crackers?!?
questa dei cracker non la conoscevo, interessante! In effetti sarebbe carina averla anche qua, questa usanza.
ReplyDeleteciao
Luca
Quindi: sorpresa, barzelletta, corona, botto e desiderio? WoW! Tutto in uno, è grandioso!
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