Monday, 8 March 2010

Spare keys




La scorsa settimana ho avuto la fortuna di passare qualche giorno ad Amburgo, per un corso di formazione.

Avevo quindi pensato di raccontarvi dei tedeschi, che quando parlano inglese, tendono a pronunciare la w come fanno in tedesco "v" e finiscono per dire cose tipo “vi vill” invece di “we will”, o dei francesi che, causa una traduzione diretta dalla loro lingua di “J’ai faim”, tendono a dire “I have hungry”.

Avevo pensato di raccontarvi quanto mi urti che, (alcuni de)i sopra citati francesi si riferiscano al gruppo di italiani che lavorano con loro in Francia come the italian mafia (e come cantava Gaber….allora qui mi incazzo, son fiero e me ne vanto, gli sbatto sulla faccia cos'è il Rinascimento....)

Avevo pensato di raccontarvi quanto sia difficile, almeno per me, ricordare i nomi dei colleghi indiani, oppure del fatto di aver trovato a mensa un olio di marca sconosciuta e neppure troppo ricercato (miscela di oli del mediterraneo) ma prodotto nella mia citta’ natale, oppure mettervi in guardia dal Grünkohl che e' veramente troppo pesante!

Avevo infine pensato di raccontarvi del fatto che the Orbital (il grande raccordo anulare londinese) di sera dall'aereo, sembri un fiume di lava che attraversa la citta'...

…ed invece, l'evento clou del viaggio e' stato ritrovarsi al ritorno, verso le undici di sera, temperatura esterna intorno allo zero, nel parcheggio deserto dell'azienda, a cercare le chiavi dell'auto e di casa e non trovarle...e a dover piombare in casa di un'amica che gentilmente mi custodisce un paio di chiavi di scorta, o come si dice qui, spare keys.

6 comments:

  1. è il mio terrore quello di perdere le chiavi di casa. io però dovrei chiamare un fabbro!
    l'avevo notata anch'io la pronuncia dei tedeschi. i francesi invece, non so se lo hai notato, tendono a pronunciare il th come una sorta di "s" sorda ("this" diventa "siiis"). io lo trovo molto buffo, e all'inizio anche un po' incomprensibile.

    ReplyDelete
  2. Mentre leggevo l'ultima parte del tuo post mi è venuto in mente quando stavo a Londra e, subito dopo aver chiuso la porta di casa, ci siamo resi conto di aver lasciato le chiavi inserite all'interno. Il mio super-consorte, con l'aiuto di un fil di ferro trovato in giardino, usufruendo della porticina del gatto (o cane) di cui la porta era dotata, dopo un lavoro certosino, è riuscito a recuperare le chiavi. Stavamo lì da pochissimo e non avevamo ancora dato le spare keys a nessuno (in ogni caso dubito che avremmo potuto entrare comunque visto che erano inserite nella toppa interna). E' stato il primo di una lunga serie di episodi legati allo smarrimento delle chiavi..

    ReplyDelete
  3. no!che sfiga...però sei previdente ad averne lasciata una copia ad un'amica.
    Comunque i tedeschi hanno il problema di pronuncia di cui parlavi perché la 'w'stessa si pronuncia 'v' e non la loro 'v', che invece si pronuncia come una 'f'..mi sono spiegata?

    Per me uno dei difetti di prinuncia più diverteneti riguarda invece gli spagnoli, che pronunciano la 's' come 'es'..

    ReplyDelete
  4. tytiana ->si si e' buffo...zis and zet (this and that) :)

    Laura ->non e' che hai sposato Arsenio Lupin, vero???

    Elisen -> Ja, me lo ricordo per via della Volkswagen :)) quella sugli spagnoli invece non ce l'ho mica presente...ho fatto caso solo alla J, quando dicono "easychiet"

    ReplyDelete
  5. ecco (se posso introdurmi riguardo all'inglese parlato dagli spagnoli) io ho sentito frasi tipo "I am estarving" che mi hanno fatto sorridere di gusto.

    ReplyDelete
  6. certo che puoi, katika, tra l'altro, vista l'ora, sto cominciando a estarving pure io :))

    ReplyDelete