Wednesday 30 May 2012


Weekend

"E in questo sabato qualunque un sabato italiano..." cantava Sergio Caputo alla fine degli anni '80.

Beh, lo scorso sabato e più in generale lo scorso fine settimana per me è stato molto molto italiano ma per nulla qualunque, un fine settimana che aspettavo da molto tempo a dirla tutta.

Londra ed un inaspettato sole estivo hanno fatto il resto.

Venerdì sera incontro con Marco Travaglio e Antonio Padellaro dal titolo Fatti non quotidiani: da Berlusconi all’Europa di Monti, fuggire o tornare? Per chi non avesse voglia o tempo di guardarsi il link, fondamentalmente la risposta di Padellaro è stata che no, non è proprio il momento di tornare perché le opportunità lavorative in Italia non sono migliorate; mentre Travaglio ha sottolineato che se si è interessati ad entrare in politica, questo è il momento di tornare, perché il crollo dei partiti lascia aperte praterie sconfinate.

Sabato sera concerto di Daniele Silvestri. Onestamente eccellente. Forse perché era la fine del tour, o perché invece delle platee oceaniche che consentono gli stadi eravamo poche centinaia di persone in un locale chiuso, Silvestri, come direbbero i bravi giornalisti, si è speso con generosità, in un concerto senza scaletta in cui ha eseguito le canzoni che gli venivano richieste (o meglio urlate) da noi pubblico. Ovviamente non ho potuto non unirmi al coro di Questo paese e a quel lucido bellissimo poema di Gaber che è Io non mi sento Italiano...ma per fortuna lo sono.

Un denso fine settimana insomma, arricchito dalla compagnia di amici, inframezzato da piacevoli pennichelle ad Hyde Park, pedalate notturne in Barclaysicletta, assaggini vari al Borough Market, una foto alla placca del binario 9¾, una capatina alla Tate Modern, ed anche, on peut pas tout avoir malheureusement, inaspettati incontri mancati.

E questo era solo l'antipasto: è alle porte il fine settimana dell'anno, il (very) long Bank Holiday che celebra i 60 anni di regno della Regina. E noi, a differenza di molti inglesi che approfittano per andarsene in qualche spiaggia del mediterraneo, da bravi turisti ci saremo.

Turisti sì, perché tante volte vivere all'estero è dura ma altrettante sembra davvero di vivere in vacanza!

Wednesday 23 May 2012


To draw an error

Qualche mese fa una mia amica siciliana ha scritto alla BBC per lamentarsi del fatto che in una loro trasmissione abbiano affermato che la Sicilia disti pochi chilometri dall'Italia. Ovviamente la polemica non è su quanto disti ma sul fatto che la Sicilia sia Italia e quindi non ne possa distare.

Recentemente la BBC le ha mandato una compita risposta dove i "thank you", i "sorry" e gli "apologise" si sprecano. Ho avuto il permesso di riportarla qui integralmente:

Thank you for contacting us about ‘Sicily Unpacked’ shown on 13 January.

We apologise for the severe delay in replying. It was caused by an admin error and we’re very sorry for this.

We understand you felt it was incorrect to state that Messina is a few miles away from Italy when in fact it is part of Italy.

We apologise for this mistake, you are correct and we did of course mean to say “Italian peninsula”.

At the BBC we go to great lengths to ensure accuracy in all of our journalism. However, as we're sure you can appreciate, occasionally mistakes occur. We are sorry if this caused you any offence and we hope that this explanation helps to assure you that we have taken your concerns seriously and made them readily available to all the relevant editorial staff.

Thank you for drawing this error to our attention and for taking time to contact us.

Kind Regards


Dal punto di vista dell'inglese mi sono piaciute due espressioni che non conoscevo: to go to great lengths e to draw an error.

L'errore invece mi ha ricordato quel vecchio slogan di un mobilificio che recitava "consegna in tutta Italia, isole comprese", dove quel pleonastico isole comprese, mi sembrava sottolineasse che non fosse per niente scontato che l'Italia tutta comprendesse anche le isole.

Però, però...Com'è che la BBC è caduta in questa svista? Ok, loro dicono che con Italia intendevano la penisola Italiana ma per me la spiegazione è più sottile ed inconscia.

Saprà di classica dietrologia italiota ma la mia idea è che gli inglesi, isolani pure loro, abbiano semplicemente trasposto sulla Sicilia e l'Italia il loro modo di sentire la loro condizione. Una pubblicità di un servizio di pulmann che circola in queste settimane nella metropolitana di Londra può rendere l'idea di cosa penso: leggete la scritta nel disco rosso.


"Megabus.com also goes to Europe"?? Sorry for drawing this error to your attention ma in Europe, volenti o nolenti, ci siete già!

Friday 4 May 2012


Six (degrees of separation)

Qualche anno fa, quando spuntarono i social networks (perché si, incredibile ma vero, c'è stato un tempo in cui non esistevano) andò di moda parlare della teoria dei sei gradi di separazione.

Per chi non la conoscesse è quella suggestiva teoria secondo la quale è possibile mettere in contatto 2 persone qualsiasi tramite non piu' di 5 intermediari o, per dirlo in coerenza con il nome della teoria, in non più di 6 passaggi. Il postulato risale al 1929, e lo si deve allo scrittore ungherese Frigyes Karinthy (il resto della interessante storia su wikipedia).

Tutti in contatto con tutti è intrigante ma vorrebbe dire, chessò, che io, ma anche voi, siamo a soli 5 intermediari (o meno) dal Papa o da Barack Obama. E questo sembrerebbe quantomeno ottimistico.

Sembrerebbe se non fosse che ho scoperto che il marito di una mia collega fa l'attore ed ha un ruolo importante in un film diretto da Angelina Jolie, ed allora il gioco è fatto: Nemo-collega(1)-marito(2)-Jolie(3)-Obama(4)-Papa(5). E visto che ci avanza anche lo spazio per un intermediario, potrei farlo io nei vostri confronti, e quindi: voi-Nemo(1)-collega(2)-marito(3)-Jolie(4)-Obama(5)-Papa(6)

Oppure ancora, un vostro amico potrebbe essere interessato a sapere che, grazie a voi è a soli 4 intermediari dalla Jolie o una vostra amica a 5 da Brad Pitt.

Il giochino è divertente ma in realtà abbastanza infruttuoso (dubito che potrei chiedere alla mia collega di chiedere al marito di chiedere alla Jolie di chiedere ad Obama se voi potete prendere un tea con il Papa) e funziona solo se c'è un punto di svolta, che mette in contatto il mondo del 99% con quello dell'1%, come si dice oggi.

In realtà, proprio grazie ai social networks, la teoria dei 6dos si è compressa fino a zero gradi di separazione perché tutti possono entrare in contatto diretto con tutti (loro dicono diventare amici ma mi sembra un po' eccessivo), senza intermediari. Od almeno provarci.

Che faccio divento un follower di #Papa e chiedo un incontro?

English and its neighbours
six: sei [I] Sechs [D] six [F] seis [E] sex [L]