Saturday 2 March 2013


Instructions

Oggi parliamo di un tipico aspetto della cultura inglese, che potrebbe essere classificato sotto il nome di "non dirmi che non ti avevo detto come procedere", apprezzabile in linea di principio, ma ormai completamente degenerato nel ridicolo.

Perché io capisco e condivido che nella gestione di un Paese così ricco di culture provenienti da tutto il mondo non si possano dare per scontati comportamenti e usanze, e per cui sia apprezzabile che, per esempio, a Londra delle scritte per terra (look right, look left, con tanto di freccia, per chi non se la cava ancora con l'inglese) ricordino al forestiero pedone in procinto di attraversare la strada da quale direzione le macchine potrebbero arrivare, ma non capisco perché un automobilista non dovrebbe sapere che al rosso ci si ferma:



Ci sarei anche passato sopra, su questo lapalissiano cartello, figlio di quella cultura di cui dicevamo all'inizio, se non fosse che da qualche giorno ho visto un nuovo cartello in giro:



Ed allora io mi immagino il lungo dibattito al Ministero dei Trasporti in cui esperti del traffico e della comunicazione si interrogano sulla completezza logica dell'affermazione "when red light shows wait here" per concludere che quel segnale, implicando solo che i veicoli si fermino, senza dare alcuna indicazione su quando sia lecito ripartire, rischi di mettere il Paese di fronte a code infinite ma giustificate, dirò di più, quasi sconsideratamente sollecitate dall'autorità e che bisogna lanciare subito, senza indugi, una campagna di ritiro dei vecchi cartelli, logicamente difettosi, per sostituirli con un inequivoco "wait here until green light shows".

Però non posso, da cittadino attivo, non pormi una domanda: e se la lampadina del verde si è fulminata? Statisticamente ogni tanto accadrà. Ecco si, domani mando una mail suggerendo un nuovo, ultimo cartello, "aspettare qui fino a che non appare la luce verde - solo in caso di semaforo funzionante".

PS: instruction, così come instruct, instructor e affini derivano tutti da instrŭĕre (instrŭo, instrŭis, instruxi, instructum, instrŭĕre)

6 comments:

  1. In Russia girano tutti con la telecamera accesa in macchina. Mi sa che anche in UK la macchina fotografica a portata di mano sia d'obbligo! :D

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  2. che bello ! ti ho ritrovato !! avevo perso il tuo blog quando ho cambiato computer...
    cheers !!!

    eli

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  3. io oggi, cercando info sul sito ufficiale di un festival vicino manchester, ho trovato questo nella sezione General Questions (che in effetti leggevo perché ero certa che qualcosa di assurdo ci sarebbe scappato): "WHAT WILL HAPPEN WHEN THE CONCERT FINISHES?
    At the end of the concert there will be a large amount of people leaving the site, so we ask you take your time and be patient". http://www.livefromjodrellbank.com/visitor-info/

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  4. Cicciuzza -> beh, si', di cose strane se ne vedono parecchie, ma la maggior parte quanto meno innocue!

    eli297 -> bentornata! Ancora in Irlanda? Se usi fb puoi aggiungerti li' cosi' non corri piu' simili rischi - oddio, rischi e' un po' un parolone... :)

    Smila Blomma -> Ecco appunto, non c'e' limite alla filosofia del "mind everything". Fantastico. E benvenuta!

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  5. Un mio collega inglese mi ha appena fatto notare che il cartello non discute il fatto che ci si debba fermare al rosso ma DOVE ci si deve fermare.

    In quest' ottica quel cartello assume piú senso.

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  6. Anche in Giappone hanno la fissa di spiegare tutto per filo e per segno. E ogni tanto lo mettonono anche ininglese, con gli effetti esilaranti dell'"engrish": http://www.engrish.com
    Alberto

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