Tempo di Natale, tempo di tradizioni, tempo, in Inghilterra, di tacchini farciti e di Christmas puddings.
E, visto che le parole tacchino e farcito, possono dare sufficienti indicazioni su cosa ci si possa aspettare anche a chi un Natale all'inglese non lo abbia mai festeggiato, parliamo invece di puddings (pronuncia pudding - non padding per inciso)
Intanto perché di varietà di puddings ce ne sono davvero tante, da quelli salati, come lo Yorkshire pudding, a quelli dolci, come il Christmas pudding per l'appunto, ma anche perché per un esponente dell'upper class o dell'upper-middle, la parola pudding indica addirittura un qualsiasi dolce rendendo la cosa ancora più confusa (dessert, ho scoperto, è invece considerato decisamente middle class).
Oddio, ad ormai poche ore dal Natale, questo post arriva decisamente in ritardo, nel caso avessi voluto suggerirvi l'idea di preparare un pudding. Tradizionalmente infatti, il pudding di Natale, una specie di budino denso a base di ingredienti leggeri quali frutta secca, spezie dolci, zucchero, burro, immerso ovviamente in qualcosa di alcolico come sherry, brandy o whisky e servito con custard cream o gelato, dovrebbe essere preparato la domenica dell'Avvento.
Oggigiorno in realtà, a giudicare dalla quantità di Christmas puddings nei supermercati, da quelli economici di Tesco a quelli "branded" degli chef arruolati da Waitrose, gli Inglesi preferiscono dedicare il tempo libero ad altro ed accontentarsi di un (ennesimo) prodotto confezionato.
Però per chi volesse profumare il Natale con un po' di englishness, e non avesse una gastronomia inglese sotto casa, suggerisco di provare un insolito pudding, quello di Agatha Christie: The Adventure of the Christmas Pudding"
Un'elegante casa nella campagna inglese, il pranzo di Natale, l'inevitabile ereditiera innamorata di uno scapestrato, un gioiello scomparso e l'occhio attento di Poirot (anche lui, come noi, straniero alle prese con l'inglesità ed ovviamente la tradizione del Christmas pudding. Ironico e leggero, è un godibile raccontino per continuare, dopo il pranzo di Natale, a frequentare il cibo a calorie zero.
Merry Christmas!
novembre è sempre un mese difficile
3 days ago
Carino il suggerimento del libro, me lo segno! E... auguri!
ReplyDeletebè, almeno la ricetta potevi pubblicarla! Merry Christmas da Bologna
ReplyDeletePS: e dessert si legge con la s di rosa, giusto?