"Girlfriend in a coma, I know / I know - it's serious...Do you really think / She'll pull through?" recita un canzone degli Smiths, band inglese di rock alternativo anni '80.
Non so se sia realmente esistita, e nel caso chi fosse, la ragazza della canzone ma oggi, per il giornalista Bill Emmott e per la regista Annalisa Piras, autori del film documentario "Girlfriend in a coma", la povera ragazza è la nostra Italia.
Non credo che questo film, per l'intrinsecità del genere, rivelerà qualcosa di nuovo a noi italiani, almeno non a quelli con un minimo di interesse per l'attualità. Anche se, a volte, rivedere i fatti messi tutti in fila fa un certo effetto e, da tanti elementi singoli e confusi, viene fuori un concetto, un'immagine nuova, precisa, chiara, un po' come quando si uniscono i puntini nei disegni della Settimana Enigmistica.
Sarà anche interessante vedere come reagiranno gli inglesi (sempre che si aprano un po' e vadano al di là di "Uh, oh, so surprising"). Secondo me una delle fortune dell'Italia è che pochi inglesi hanno il tempo e l'interesse di seguire da vicino le vicissitudini italiane, per cui quello che, mi pare, rimanga nel britannico medio è un'immagine un po' stereotipata, sole e buon cibo, Venezia e Firenze, italiani rumorosi ma simpatici. Ricordo ancora la faccia sbigottita, incredula ed anche un po' imbarazzata di un mio collega quando gli raccontai, con indubbio atteggiamento patriotticamente autolesionistico, che un Ministro della Repubblica avesse suggerito, parlando della bandiera italiana di, aperte virgolette, metterla al cesso.
"Italy's decline over the past 20 years has been horrifying: corruption, corporate power, media monopoly. So much for democracy." She'll pull through? Ce la farà, la ragazza e l'Italia, si chiedono la canzone ed il film.
To pull through significa proprio questo, farcela, riuscire a superare una malattia od un periodo difficile. Ce la farà? Secondo me sì, ce la farà. A patto che noi italiani siamo diposti a farcela. "Italiani sono sempre gli altri" ha detto una volta Francesco Cossiga. Forse dovremmo ripartire da qui.
novembre è sempre un mese difficile
3 days ago
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