Comprereste un uovo di Pasqua a Gennaio? Ed un vestito di carnevale a Novembre? No, vero? Ed allora perché i supermercati ed i centri commerciali pensano che dovremmo cominciare a comprare i Christmas pudding a Ottobre? Perché vedo già rotoli di carta natalizia per incartare regali che ancora non ho neppure pensato a comprare? E perché i giornalini del supermercato hanno già le pagine centrali dedicate a come cucinare il Christmas turkey e, of course, su come ordinarne uno da loro?
Lo so, mi sa mi sono già lamentato di questo andazzo ma qui di anno in anno l'effetto peggiora. Se di solito l'oggettistica natalizia sbocciava a fine Novembre, l'anno scorso è apparsa sugli scaffali subito dopo Halloween. E quest'anno non c'è stato il tempo di strappare Settembre dal calendario che sono comparsi stands dall'immancabile colore rosso e bianco.
Ricordo una pubblicità italiana che diceva che il Natale quando arriva arriva. Ebbene, no. A beneficio di tutti i direttori del marketing ricordo che il Natale arriva il 25 Dicembre, e quello che c'è prima è il gusto dell'attesa, il nostro sabato del villaggio, un tempo dolce che non può essere dilatato all'infinito, pena la saturazione.
Tutti conosciamo i rudimenti dei meccanismi di vendita e la creazione, spesso surrettizia, del bisogno, per cui possiamo facilmente capire perché gli interessi commerciali, e i centri che ne rappresentano la concretizzazione fisica, alterano il calendario a loro beneficio, ma perché dovremmo passivamente accettarlo?
Quindi ho deciso che "enough is enough"! Ovvero quando è troppo è troppo - notando en passant che gli inglesi sono moderati e non hanno un "too much is too much", diventano già insofferenti ad enough :).
Apro il mio banchetto in questa virtuale ma pubblica piazza e lancio la mia personale petizione, una battaglia che giocherò sul loro campo, quello commerciale, parlando l'unica lingua che la società dei consumi conosce: il consumo, per l'appunto.
Il sottoscritto Nemo, nato a... residente a..., scientemente si impegna a non comprare nessuna oggettistica natalizia fino al 1º Dicembre come atto di riappropriazione del calendario e delle sue festività.
Tra l'altro una battaglia facile facile, essendo un agire che è un non agire. Consumatori di tutto il mondo, ignoriamoli!
novembre è sempre un mese difficile
3 days ago
sottoscrivo!!!!
ReplyDeleteA Bruxelles, si dice "Trop is te veel!", ovvero un misto tra francese e fiammingo nella stessa espressione :D
ReplyDeleteSottoscrivo anch'io! Pensa che ho visto già panettoni & co. qui in CH di fianco ai costumi per Halloween... il troppo stroppia oppure, come dicono da queste parti: "C'en est assez!"
ReplyDeleteIo ci sto! Niente acquisti natalizi fino a dicembre
ReplyDeleteSottosctivo anch'io.
ReplyDeleteA New York ho visto le decorazioni per l'albero. era Agosto.
Vorrei segnalare un caso diverso, osservato in Germania fino a qualche anno fà (ora le cose sono migliorate): i panettoni venduti *in ritardo*, ovvero a Pasqua, con tanto di scritta "tipici italiani". Beh, tipici sì, ma a Natale, mica ad Aprile.
ReplyDeleteMi sono sempre chiesto se fossero i resti non venduti in Italia, che qualche genio del marketing ha pensato di poter spacciare su un altro mercato.
Comunque alla petizione "a Natale non ci si pensa prima di dicembre" aderisco anch'io.
FIRMO SUBITO!
ReplyDeleteIo mi rifiuto di fare acquisti natalizi fino all'Immacolata e già da parecchi anni.
Unica eccezione quando sono stata a Edimburgo ad aprile e ho trovato un negozio interamente dedicato al Natale: ho comprato due decorazioni ma il negozio era una roba fantastica e non mi sarebbe più capitato *___*