Non so voi, ma una cosa che mi ha sempre dato fastidio sono le recensioni delle mostre il giorno dopo o il giorno stesso della chiusura.
Magari siete li' che vi guardate un servizio al telegiornale o che sfogliate pigramente un giornale, giusto il tempo di pensare "bella, interessante, fino a quando c'e'?" che vi rendete conto che quel giorno era ieri od il giorno stesso. So annoying!
Beh oggi, con un po' di (catartico?) sadismo faccio la stessa cosa e vi informo che e' appena finita, e quindi probabilmente vi siete appena persi, una originalissima mostra che ha fatto per tutta l'estate il pienone al museo di Bristol: Banksy vs. Bristol Museum.
Banksy per chi non lo conoscesse, come ad esempio il sottoscritto prima di insediarsi da queste parti, e' un artista nato come writer nella zona di Bristol e Londra. In realta' su chi sia Banksy non ci sono certezze, non ci sono foto ufficiali e neppure il nome e' certo; tutto e' avvolto da un mediaticamente azzeccatissimo mistero.
Comunica, da vero artista, solo attraverso le sue opere. Il suo stile e' graffiante, irriverente, dissacrante verso la societa' in cui viviamo ed i suoi simboli; giusto per farvi un esempio, ecco uno dei quadri esposti al museo:
mentre questa e' la frase che ha scelto come "
manifesto":
When I was a kid I used to pray every night for a new bicycle.
Then I realised God doesn’t work that way, so I stole
one and prayed for forgiveness.(Emo Philips)Morale finale: considerando che i quadri di Banksy vengono battuti all'asta per svariate centinaia di migliaia di sterline, la prossima volta che vostro figlio vi disegna la parete del salotto non siate troppo severi, potrebbero esserci interessanti sviluppi futuri :)
PS: ah, quasi dimenticavo: la lettera y. Mentre eravamo in fila un collega inglese mi ha fatto notare che il vero nome o la sua parte iniziale potrebbe essere Banks visto che la y in finale di nome e' usata spesso per i nomignoli, come ci hanno insegnato anche in Italia tutte le Giuseppine trasformatesi in orribili Giusy...