Saturday 1 December 2012


Better safe than sorry

Durante un recente fine settimana cultural-masochistico a Stratford-upon-Avon, dove l'aspetto culturale era costituito dalla visione di una commedia di Shakespeare e quello masochistico pure (per la già sperimentata velleità dell'atto riguardo alla possibilità di comprensione), ho soggiornato in uno dei tanti bed&breakfast della zona imbattendomi nella concretizzazione fisica di una delle maggiori ossessioni inglesi, quella per la sicurezza, per il safety first.

Il phon che ho trovato nella stanza, infatti, non solo era fuori dal bagno ma aveva anche quattro barriere "funzionali"

1) per far funzionare il phon si doveva tenere premuto il pulsante sul manico, in caso di rilascio il phon smetteva di funzionare
2) l'interruttore nero I/O doveva essere posizionato su I
3) ovviamente la spina doveva essere inserita nella presa
4) la presa doveva essere attivata tramite l'interruttore posto a suo fianco

Un grande sforzo che, a pensarci bene, non garantisce neppure un sistema molto più sicuro di altri perché chiunque lascerà sempre attaccati l'interruttore I/O, la spina nella presa e la presa collegata alla rete dopo aver fatto la, seppur minima, fatica della prima volta!

1 comment:

  1. Ho come la sensazione che in una casa o in un ufficio italiani darebbero di matto, gli inglesi...

    Anonimo SQ

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