Sunday 4 November 2012


Mind the gap

La scorsa settimana Johnson, il blog dell'Economist dedicato al linguaggio, mostrava una classifica sulla conoscenza della lingua inglese prodotta da EF Education First, un gruppo internazionale specializzato nell'insegnamento della lingua inglese.

La classifica si basa su un questionario online a partecipazione volontaria, condizioni che probabilmente limitano l'accuratezza dei risultati. Però se scorriamo la lista e cerchiamo l'Italia la troviamo al ventiquattresimo posto ed il gap tra la ventiquattresima posizione e le prime è tale da rimediare sicuramente l'eventuale errore statistico.



Niente di nuovo sotto il sole, ma vale la pena prendere l'occasione per riflettere: quanto ci perdiamo, come Italia, a non conoscere non dico una qualunque lingua straniera, ma quella di riferimento di internet e la più parlata al mondo come seconda lingua?

E non solo in termini di opportunità commerciali (utili a livello Paese) ma di opportunità sociali, di amicizia, di apertura mentale e di arricchimento culturale individuale (e quindi alla fine, globalmente, di nuovo, utili a livello Paese).

Italia, please, mind the gap, mind the future!

PS: Gap deriva dal norvegese antico, col significato di fenditura, crepa. "Mind the gap" è la celebre scritta sul marciapiede della metropolitana e dei treni per evitare che i passeggeri si facciano male salendo o scendendo dalle carrozze. Uomo avvisato mezzo salvato, anche in UK!

6 comments:

  1. "Mind the gap, please, mind the gap" era il ritornello che mi rimaneva in testa dopo qualche giorno a Londra.
    Comunque i risultati della classifica sono migliori di quello che avrei potuto immaginare... pens un po'

    ReplyDelete
  2. condivido quello che ha scritto giul :) pensavo peggio! e anche il tormentone me lo porto dietro dalla prima vista a londra!!

    ReplyDelete
  3. Ancora peggio? Essere l'ultimo tra i Paesi Europei in classifica non ci basta?? :P

    ReplyDelete
  4. miii... siamo peggio dei franzosi, che con l'inglese, insomma, non è che vadano proprio d'accordissimo...

    Noisette sloggata

    ReplyDelete
  5. Anch'io ho notato che i francesi stanno avanti a noi.. e dire che di lamentele sul monolinguismo dei "cugini d'oltralpe" ne ho sentite a iosa!!

    ReplyDelete
  6. Beh, siamo l'ultimo deipaesi europei che hanno partecipato all'indagine, non ci sono tutti.E poi direi che l'indagine lascia molto a desiderare. Perchè? perchè il risultato del Giappone è poco credibile.Per conoscenza diretta vi posso assicurare che i giappponesi hanno mediamente una conoscenza molto scarsa dell'inglese,che non va oltre alla lingua scritta. Le capacità medie di conversazione in inglese di un giappponese medio è molto,ma molto a ldi sotto di quella d'un Italiano medio. Ve lo assicuro.

    ReplyDelete