Frog, rana, probabilmente e' una delle prime parole di inglese che ho imparato. La parola, volendo essere precisi, era Frogger ma sempre di rane si trattava; rane che bisognava ricondurre a casa facendo loro prima attraversare una trafficatissima strada e poi un fiumiciattolo pieno di tronchi e tartaruge. E chi e' cresciuto negli anni '80 sa di cosa parlo :)
Frog, rana, deriva dall'Old English Frogga, rimanda al tedesco (der) Frosch e, ma qui il percorso un po' si perde, all'azione di saltare. In italiano e spagnolo si dice rana, come in latino (rana-ranae, prima declinazione) ed ha invece un rimando onomatopeico. Allo stesso modo del francese grenouille, direi.
Frog, rana, lo e' dispregiativamente un francese per gli inglesi, ed ovviamente a loro questo nomignolo non deve piacere molto.
Ho iniziato questa settimana con un paio di giorni di lavoro a Tolosa. Una sera sono entrato in un supermercato per comprare qualche prodotto francese da riportare a casa e, mentre gironzolavo tra i corridoi, mi sono imbattuto nel settore delicatessen straniere.
Nello scaffale sovrastato dalla bandiera italiana si potevano trovare pomodori secchi, carciofi sott'olio, aceto balsamico e vino chianti, giusto per citarne alcuni.
Nel bancone inglese erano disposte in bella mostra diverse confezioni di patatine al gusto di sweet chili, barattolini di marmite e, non plus ultra, alcune varieta' di Heinz beans in scatola. Frogs's revenge!!!