Un paio di venerdi fa, un pomeriggio che sono uscito abbastanza presto dal lavoro per godermi un po' di luce, gironzolando pigramente in centro, l'ho incontrata. Era lì, insieme ad un gruppo di coetanee, amiche sue probabilmente. Non facevano nulla di speciale, guardavano le persone passare, quasi aspettavano direi. Si somigliavano anche un po' tutte, ma poi, come spesso succede, ce n'è sempre una che spicca per qualcosa. E non vorrei sembrare il solito stereotipato esemplare di maschio superficiale, ma a me ha colpito il modo in cui era vestita: classica, elegante, ma allo stesso tempo sbarazzina ed originale, insomma, considerando i gusti medi della popolazione che mi circonda, una vera rarità.
Da cosa nasce cosa e, non lo dico per vantarmi, dopo qualche ora era già a casa mia.
Ci siamo sistemati sul divano, le ho preparato un tea, abbiamo fatto finta di ignorarci per qualche minuto ma poi ci siamo subito toccati e, da vera prima volta, non ho potuto non sentire un brivido, come se lei si sciogliesse tra le mie mani. Ed è bastato un attimo e già avevo anche le mie labbra su di lei, e poi i denti per morderla che si sa, noi italiani siamo passionali. Ed infine è stato un turbinio di sensazioni, un fondersi l’uno nell’altro.
Forse, anche per via che era da un po' che mi tenevo alla larga da queste cose - venivo infatti da un periodo di eccessi, che non fanno mai bene alla salute si sa - il piacere si è mescolato subito al senso di colpa e tutto si è consumato in fretta e furia in una sera, in un'ora o poco più.
Da quella sera, come potete immaginare, nonostante i buoni propositi, ci siamo rivisti e, almeno per ora, la passione è quella della prima volta. Mi sa che è proprio amore a prima vista, love at first sight appunto.
Solo il nome, pur finendo per a, lo trovo davvero poco femminile: Montezuma
noi e le ragazze
1 week ago