Saturday, 27 March 2010

Impulsive buy




Dicono che bastino pochi decimi di secondo per decidere un acquisto d'impulso.

Dicono anche che, in genere, le donne siano piu' attratte da capi di abbigliamento, gli uomini da piu' o meno inutili oggettini tecnologici.

Per quanto mi riguarda confermo tutto...



E pensare che io ero entrato nel negozio giusto per comprare una risma di carta per la stampante. La prossima volta per evitare tentazioni la compro al supermercato!

Sunday, 14 March 2010

It's off




Come anticipato nel commento al post precedente, ecco una storia che davvero sounds crazy!


Off e’ una parolina facile facile, molto diffusa e comune, e proprio per questo, molto insidiosa, perche’ come spesso capita con le parole semplici, vengono usate in contesti diversi con significati diversi. Uno interessante l’ho scoperto proprio domenica scorsa.

Ero appena rientrato dal supermercato, tiro fuori la bistecca comprata al banco della carne (due fettine gia' tagliate che facevano bella mostra di se' appoggiate sul restante taglio di carne), faccio per metterla sulla griglia e noto che ha un odore, credetemi, disgustoso.

Sulle prime sono tentato di buttarla via poi, riflettendo sul fatto che in frigo non c'era molto, ed anche per ribadire un principio decido di riportala al supermercato. Avvicino un’addetta alla clientela e le spiego il problema nel mio solito inglese approssimativo e probabilmente un po' troppo diretto “excuse me...blablabla....doesn’t smell fresh to me”. Stupore misto ad imbarazzo “Oh! it’s off?!" Gliela cambiamo subito mi rassicura.

Poi torna e mentre mi porge il pacchetto nuovo, e mi dice: secondo noi in realta’ non ha niente che non va tanto e’ vero che la rimetteremo in vendita.

Io prendo, ringrazio e vado via. Solo in macchina rifletto su quel “rimettere in vendita”. What?? Ma mica e’ una scatoletta di pelati od una scatola di cereali…e’ carne come dire? "sfusa" l’avrei potuta toccare, mi sarebbe potuta cadere sulla moquette, e loro la rimettono in vendita’ cosi’??? Ma uno straccio di norma igienica non c'e'?...Pazzesco.

Conclusione linguistica: off (of food): no longer fresh (this milk is off)

Conclusione salutistica: comprare solo fettine di carne non preaffettate!

Saturday, 13 March 2010

To round down/ To round up




Come ve la cavate in matematica? Ve lo chiedo perche' oggi vi sottopongo un quesito matematico, uno semplice semplice: arrotondare £5.05 alla cifra inferiore.

In questo tranquillo sabato mattina, mi sto pigramente dedicando a qualche faccenda domestica, del genere light pero', come ad esempio archiviare le bollette che svogliatamente accatasto da qualche parte in attesa di mattinate come queste in cui le degno di un'occhiata.

Una, della British Telecom, segnala un cambiamento dei prezzi di alcuni servizi causa innalzamento dell'iva.

Riporto il testo "Amending VAT to 17.5% resulted in some inconsistent prices, so we've rounded down some prices and rounded up others". Insomma, causa questo cambiamento dell'iva (VAT value added tax) hanno arrotondato alcuni prezzi alla cifra inferiore ed altri a quella superiore.

Continuiamo: "For example [...] our XY plan has been rounded down from £5.05 to £4.99"

Ora, lo so che i pignolini sono antipatici, ma a me risulta che £5.05 arrotondato faccia £5.00. £4.99 e' un numero complicato quanto £5.05 se non di piu'!

Potrei venirgli incontro, interpretando rounded down con ridurre invece che arrotondare alla cifra inferiore, digerendomi questa faciloneria linguistico-markettara, invece mi sembra piu' interessante assumere tutte le informazioni come vere e rendervi partecipi della mia conseguente scoperta: le aziende lavorano in un sistema numerico novemale! :))

Monday, 8 March 2010

Spare keys




La scorsa settimana ho avuto la fortuna di passare qualche giorno ad Amburgo, per un corso di formazione.

Avevo quindi pensato di raccontarvi dei tedeschi, che quando parlano inglese, tendono a pronunciare la w come fanno in tedesco "v" e finiscono per dire cose tipo “vi vill” invece di “we will”, o dei francesi che, causa una traduzione diretta dalla loro lingua di “J’ai faim”, tendono a dire “I have hungry”.

Avevo pensato di raccontarvi quanto mi urti che, (alcuni de)i sopra citati francesi si riferiscano al gruppo di italiani che lavorano con loro in Francia come the italian mafia (e come cantava Gaber….allora qui mi incazzo, son fiero e me ne vanto, gli sbatto sulla faccia cos'è il Rinascimento....)

Avevo pensato di raccontarvi quanto sia difficile, almeno per me, ricordare i nomi dei colleghi indiani, oppure del fatto di aver trovato a mensa un olio di marca sconosciuta e neppure troppo ricercato (miscela di oli del mediterraneo) ma prodotto nella mia citta’ natale, oppure mettervi in guardia dal Grünkohl che e' veramente troppo pesante!

Avevo infine pensato di raccontarvi del fatto che the Orbital (il grande raccordo anulare londinese) di sera dall'aereo, sembri un fiume di lava che attraversa la citta'...

…ed invece, l'evento clou del viaggio e' stato ritrovarsi al ritorno, verso le undici di sera, temperatura esterna intorno allo zero, nel parcheggio deserto dell'azienda, a cercare le chiavi dell'auto e di casa e non trovarle...e a dover piombare in casa di un'amica che gentilmente mi custodisce un paio di chiavi di scorta, o come si dice qui, spare keys.